Il concetto di IoT è oggi largamente utilizzato per caratterizzare la predisposizione di un prodotto, sia esso un oggetto fisico o un software, alla connessione in rete, facendo spesso collassare il concetto stesso di IoT nella capacità di comunicare e offrire funzionalità in rete.
Nel libro “La società a costo marginale zero”, Jeremy Rifkin sostiene – l’emergere di una nuova economia basata sull’IoT, ovvero su un’infrastruttura intelligente formata dall’intreccio di Internet delle comunicazioni, dell’energia e della logistica, che spingerà la produttività fino al punto in cui il costo marginale di numerosi beni e servizi sarà quasi azzerato -.
Pur confermando la validità delle proposte di prodotti connessi il cui utilizzo è imprescindibile, sviluppando AGSuite Platform abbiamo cercato di mantenere il concetto di IoT nella sua accezione più ampia possibile, realizzando una piattaforma in grado di coniugare oggetti, comunicazioni, dati e persone che, interagendo fra di loro, generano servizi il cui costo viene ridotto al minimo facendolo collassare nel costo del puro servizio.
Nasce così il Social Business IoT, concepito come un insieme di funzionalità di AGSuite Platform che consentono di utilizzare la propria infrastruttura ed i propri dati, intrecciati con i diritti d’accesso degli utenti, non solo per sfruttare la funzione primaria disegnata, ma anche per l’attivazione o l’erogazione diretta di servizi.
Per meglio comprendere il concetto di Social Business IoT, dobbiamo considerare che AGSuite Platform si compone di due elementi principali:
una struttura fisica composta da oggetti connessi ai Device AGSuite che a loro volta sono connessi a database in cloud dove vengono raccolti i dati;
una struttura logica composta da regole che caratterizzano il modo in cui i dati sono raccolti e da diritti degli utenti nei confronti della struttura fisica;
Questi elementi, intrecciabili fra di loro grazie agli strumenti disponibili nella Console di AGSuite, consentono una gestione flessibile dell’infrastruttura, con svariate possibilità quali ad esempio:
assegnare la gestione dei Device AGSuite ad utenti diversi, per esempio su base geografica, in modo da avere un servizio di manutenzione dell’infrastruttura sul territorio che non richiede altro che l’assegnazione di un diritto di accesso ad uno o più Device AGSuite a favore di un utente. Questi utenti saranno in grado di conoscere lo stato delle connessioni e degli oggetti ed eseguire manutenzioni e supporto da remoto con un’operatività identica a quella disponibile collegandosi in locale;
assegnare ad un utente un diritto di accesso ad uno specifico tipo di dati, per esempio di energia, al fine di ricevere servizi di diagnosi energetica erogati da persone esterne all’azienda;
creare regole di duplicazione di dati, per esempio di temperatura, provenienti da un Device AGSuite installato su un apparato fornito ad un cliente, al fine di mantenere il controllo di tutti i dati dell’apparato da remoto e fornendo in parallelo i dati di temperatura di esercizio al cliente finale;
La grande flessibilità offerta da AGSuite Platform nella caratterizzazione dei dati e nella distribuzione dei diritti diventa lo strumento di business che consente sia di acquistare servizi basati sui propri dati o sulla propria infrastruttura che di erogare servizi sui propri prodotti collegati all’infrastruttura.
Va aggiunto che AGSuite Platform agisce nei confronti degli utenti con logiche affini ad un Social Network, pertanto gli strumenti di Social Business IoT non limitano l’erogazione di un servizio ad un accesso o ad una utenza localizzata, ma offrono la possibilità, anche a chi non possiede una infrastruttura propria basata su AGSuite Platform, di essere invitato a fruire dei dati di terze parti, di base consentendo l’erogazione di un servizio a diverse realtà in parallelo, sempre mantenendo disgiunti i diritti e la fruizione dei dati di ciascuna realtà che viene gestito da AGSuite Platform attraverso robuste logiche di sicurezza.
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